La prima pagina del quaderno, datato 1940-41

24/02/2022

 

IL “QUADERNO DI GUERRA” DI UNA RAGAZZA FRANCESE IN FUGA DALL’INVASIONE NAZISTA

“Dalla sera di venerdì 14 giugno, tutti andavano nei rifugi. Sabato, le scuole di tutta la Francia sono state chiuse. I soldati sono stati evacuati da Belfort per renderla una città aperta. Questa notizia ha fatto agitare tutti. Si vedevano passare molte auto cariche di materassi. Molte persone stavano inviando pacchi alla stazione, che brulicava di auto e persone, e questo è quello che ci ha fatto decidere di partire alle 6 del mattino verso una direzione sconosciuta. Avevamo messo Bordeaux sui nostri pass perché mio padre era in ospedale lì. Prima ci siamo diretti a Besançon. Davanti a Ronchamp, ci hanno chiesto la “carte grise”. Poi, a metà strada su una collina, abbiamo incontrato dei soldati che stavano spingendo un camion. Abbiamo dovuto aspettare“.

Inizia così il cahier de guerre di una ragazza francese in fuga, insieme ad alcuni familiari, dal blitzkrieg dell’esercito tedesco che nel 1940, nel giro di poche settimane, portò all’armistizio della Francia.

La sua testimonianza, conservata in Archivio, ricorda da vicino quello che, purtroppo, sta accadendo in questi giorni in Ucraina. Il panico, le code di macchine, le stazioni affollate, le famiglie rintanate nei rifugi antiaerei. 

L’infanzia, la guerra: due mondi che non dovrebbero mai incontrarsi e invece si incontrano di nuovo, anche in Europa, nel 2022.

 

La copertina del quaderno: un’immagine che rappresenta il “mito del progresso”

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